venerdì 22 dicembre 2017

PRESEPE "SPECIALE SANTO STEFANO"

APERTURA STRAORDINARIA DI SANTO STEFANO PER IL PRESEPE DI PANE AL MULINO SAPIGNOLI
       Visto il successo riscontrato sin dall' inaugurazione dell'8 dicembre, il calendario natalizio delle visite al presepe e al mulino, si arricchisce di un' ulteriore apertura straordinaria prevista per Santo Stefano.
       Il 26 dicembre, il presepe realizzato dai bambini delle scuole primarie di Poggio Torriana sotto la magistrale regia di Antonella Flenghi che ha ideato, progettato e curato ogni dettaglio di "Oasi di Speranza", sarà visitabile nel pomeriggio dalle 15 alle 18.
       Ingresso gratuito a cura degli Amici del Mulino Sapignoli 


      Amici del Mulino Sapignoli"  339.4228831 - 338.9692218

giovedì 21 dicembre 2017

PREMIAZIONE RACCONTI A TAVOLA

   Mercoledì pomeriggio a San Lazzaro di Savena (Bologna) la presentazione di "Racconti a tavola", un'antologia pubblicata in 4 volumi dalla Historica Edizioni.
       Nell'occasione sono stati conferiti gli attestati di partecipazione agli autori selezionati tra i quali anche due autori di Poggio Torriana: Silvio Biondi con "Era il 20 luglio del 1990" e Loris Dall'Acqua con "E alla fine siamo rimasti noi" selezionati assieme ad altri autori tra le centinaia di partecipanti al concorso curato da Stefano Andrini e pubblicati nel secondo volume della raccolta che tra l'altro ospita anche racconti inediti di Giovannino Guareschi e Secondo Casadei.
       A ritirare gli attestati di entrambi ci ha pensato Silvio Biondi che li ha ricevuti direttamente dalle mani del vice sindaco Marina Malpensa.

Loris Dall'Acqua

mercoledì 22 novembre 2017

UN PRESEPE CHE UNISCE

La nascita nel pane'12 (Opera di Gian Piero Frisoni)

UN PRESEPE CHE UNISCE

       La tradizione del Presepe nasce per unire le persone, nelle famiglie di fede cristiana è consuetudine riunirsi l’8 dicembre per allestirlo assieme agli addobbi natalizi, una tradizione che si ripete anche nelle scuole, incredibile che negli ultimi anni sia diventato oggetto di discussione e spesso di diatriba quando si tratta di realizzarlo in luoghi pubblici.

      La realizzazione o meno del presepe a scuola è sempre più spesso il motivo scatenante di polemiche a non finire, il più delle volte nemmeno motivato da richieste specifiche di alunni che si sentono offesi o infastiditi, ma a causa di un eccesso di zelo non richiesto.



 
La natività nel mulino'13 (Opera di Antonella Flenghi)
      
        In una realtà oramai divenuta multiculturale, può una comunità in cui esistono persone di credo diverso, riunirsi attorno ad un presepe? Quel che si sta portando avanti da alcuni anni a Poggio Torriana, un piccolo comune del riminese, rappresenta un eccellente esempio di sinergia e fratellanza tra i popoli.

Fonti di Vita'14 (Opera di Antonella Flenghi)
      



        Da un’ idea di un associazione culturale gli Amici del Mulino Sapignoli in collaborazione con l’amministrazione comunale ed alcune attività locali, da alcuni anni si realizza il Presepe di pane un progetto al quale lavorano gli alunni di tutte le classi delle scuole primarie del comune, indipendentemente dal credo religioso, partecipano indistintamente tutti i bambini, anche quelli mussulmani.

Un campo di grano, un filo di lana '15 (Opera di Antonella Flenghi)
      
 
 
 Può sembrare quasi impossibile di questi tempi, invece questa realtà si sta portando avanti già da 6 anni, il Presepe di Pane viene allestito al Museo Mulino Sapignoli, le statuine e diverse componenti del presepe sono fatte con pasta di sale e vengono realizzate dagli alunni di tutte le classi delle scuole primarie di Poggio Torriana.

In cammino tra cielo e terra '16 (Opera di Antonella Flenghi)
     





       Cristiani, atei o fedeli di altre religioni è solo una questione di approccio diversa e soggettiva sulla quale nessuno impone nulla ad altri, lo stesso presepe può essere vissuto in maniera diversa ma non per questo contrapposta, dai bambini cristiani la preparazione al presepe avrà un significato anche religioso, mentre per i bambini di altre fedi si tratta di un normale laboratorio didattico funzionale alla realizzazione di personaggi o oggetti che andranno a confluire in un lavoro di gruppo ben più ampio, quello di Poggio Torriana un ottimo esempio di una comunità che ha trovato il modo di far coesistere tutto nel rispetto dell’ altro.

INAUGURAZIONE PRESESPE

Il presepe verrà inaugurato come di consueto l'8 dicembre ed avrà il seguente programma:
- alle 15.00 proiezione del film di animazione per ragazzi "Il Piccolo Principe" presso il Centro Sociale di Poggio Berni
- dalle 16.30 fiaccolata, accompagnata dalle note dello zampognaro, sino al Mulino per assistere all'inaugurazione del presepe, alla quale seguirà' un piccolo momento di ristoro con vin brulè e cioccolata calda offerti dagli Amici del Mulino Sapignoli.
 
ORARI DI VISITA

Il Presepe sarà visitabile GRATUITAMENTE nei giorni :
Dal 9 al 21 dicembre (feriali)
Lunedì, mercoledì e giovedì dalle 15.30 alle 18.30
Martedì, venerdì e sabato dalle 9.30 alle 12.30
TUTTE LE DOMENICHE (escluso 24 e 31/12) dalle 15.00 alle 18.00
6 gennaio Epifania dalle 15.00 alle 18.00
Dall’8 al 31 gennaio
Lunedì, mercoledì e giovedì dalle 15.30 alle 18.30
Martedì, venerdì e sabato dalle 9.30 alle 12.30
Per informazioni:
Biblioteca 0541-688273
URP Ufficio relazioni con il pubblico 0541-629701
"I Fulèt - Gli Amici del Mulino Sapignoli" 339.4228831 - 338.9692218


Loris Dall’Acqua Poggio Torriana 
 
 
Aspettando Oasi di speranza'17..
 
 
 

mercoledì 15 novembre 2017

IN "RACCONTI A TAVOLA" Biondi & Dall'Acqua

Racconti a tavola Copertina
RACCONTI A TAVOLA

E' in uscita "Racconti a tavola" un'antologia pubblicata in 4 volumi dalla Historica Edizioni, tra i selezionati anche due autori poggiotorrianesi Silvio Biondi con "Era il 20 luglio del 1990" e Loris Dall'Acqua con "E alla fine siamo rimasti noi" selezionati assieme ad altri autori tra le centinaia di partecipanti al concorso curato da Stefano Andrini e pubblicati nel secondo volume della raccolta che tra l'altro ospita anche racconti inediti di Giovannino Guareschi e Secondo Casadei, un'opera che verrà presentata a Roma, Milano e Bologna.
     
    







Silvio Biondi
 
ERA IL 20 LUGLIO DEL 1990




 "Era il 20 luglio del 1990" di Silvio Biondi è la storia di un poliziotto penitenziario che sta per terminare il proprio turno di sentinella sul muro di cinta del carcere di "San Vittore" quando improvvisamente un piccione gli si posa accanto. Il pennuto riporta alla memoria dell’agente un curioso fatto accaduto in carcere proprio lo stesso giorno dell’anno precedente, giorno indimenticabile essendo quello del suo compleanno. Quel pomeriggio nella cella n° 13 del secondo raggio, un detenuto egiziano stava cucinando dei piccioni alla cacciatora. Un piatto più unico che raro per i luoghi detentivi ma che si rivelerà particolarmente gradito e apprezzato da tutti i ristretti della n°13, tanto da entrare nel menù fisso del giovedì sera. Amin, il cuoco di casa, la racconta così al giovane agente durante un giro di controllo, mescolandoci dentro spicchi di esperienze di vita vissuta, pentimenti, sogni, rimpianti. Tutto sembra procedere per il meglio all’indirizzo più brutto del mondo quando poi invece accade qualcosa di inaspettato.


Loris Dall'Acqua
        E ALLA FINE SIAMO RIMASTI NOI

       "E alla fine siamo rimasti noi" di Loris Dall'Acqua sono storie che  ruotano attorno al tavolo di un bistrot parigino, tra chi decide di dare una svolta alla propria vita o chi sceglie di restare se stesso, storie d'amore e di cronaca che s'intrecciano tra loro.
       Due amiche in cerca di un locale chiedono informazioni ad un passante incontrato per strada, nulla si sa di quanto accadde loro quella notte, si sa solo che all'alba i tre si ritrovano in quel bistrot cercando di riprendersi da quanto gli fosse accaduto.
       Attorno a quel tavolo tante storie di varia umanità, storie solo apparentemente  slegate tra loro.
"Racconti a Tavola" è reperibile in libreria o richiedendolo direttamente al sito dell'editore

info@historicaweb.com
      

mercoledì 11 ottobre 2017

DIVINO MULINO con Paola Tassinari

 
        Dopo secoli passati a macinar farina, al Museo Mulino Sapignoli si macina cultura!
Dopo i successi raccolti nelle scorse domeniche con i racconti dell'Ottonarrante, i laboratori di piadina per bambini e la magia di Matteo Cucchi,  domenica 15 ottobre alle 15.00 un pomeriggio dedicato al padre della lingua italiana, si parlerà quindi di Dante e per l'occasione avremo come ospite d'onore Paola Tassinari scrittrice, pittrice e blogger ravennate.
        Tra le sue pubblicazioni il romanzo storico Diana da Ghibullo'12La baldracca di Venezia '13, Sono bruna e sono bella'14, ( Edizioni del Girasole). Nel 2015 il romanzo Ar’ var alda e la raccolta di poesie Arcana fese colpo, nel 2016 il romanzo Lo spaventapasseri (Edizioni Sensoinverso) col quale ha  conseguito il riconoscimento della critica al Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti. Nel 2017 ha ottenuto la menzione ed il diploma al Premio di Poesia Dino Campana “La Poesia ci salverà". Ha inoltre pubblicato il romanzo I viaggi di Gilles e la raccolta di favole Biocchi di cotone. Le sue opere pittoriche e digitali sono presenti in numerosi portali d’arte, e iscritta all’AMA (Albo Mondiale Artisti) e inserita nel Movimento culturale “Cento Artisti per il Mondo”. Nel 2015 ha partecipato alla Biennale d’arte IAT (Italy Art Tokio). Nel 2016 ha aderito al progetto di Ellin Selae, rivista letteraria unica al mondo, con cui ha  pubblicato1000 mini-opere d'arte. Nel 2017 ha partecipato a Forte dei Marmi alla rassegnaLogos – Contemporary Art in mostra con artisti contemporanei a fianco opere di importanti maestri del ‘900 .
       Domenica 15  alle 15.00 Paola  Tassinari ci porterà "a spasso con Dante" l'occasione di conoscere meglio il sommo poeta e la stessa scrittrice, un appuntamento da non perdere.

Amici del Mulino Sapignoli

venerdì 26 maggio 2017

POGGIOTORRIANESI IN RACCONTI ROMAGNOLI

       Dal concorso letterario RuleDesigner curato da Stefano Andrini,  l'antologia "Racconti Romagnoli 2017", una raccolta pubblicata da Historica Edizioni.
       Tra i racconti premiati che sono entrati a far parte dell’antologia “Si accendono le luci” di Silvio Biondi e “L'orologio era fermo alle 8.35” di Loris Dall’Acqua, entrambi di Poggio Torriana. Lo stesso volume contiene anche un racconto inedito del comico Andrea Vasumi. 
       Silvio Biondi (47) è Ass. te Capo di Polizia Penitenziaria,  scrive  racconti brevi e fiabe a quattro mani con  Amedeo Blasi, Consulente Giuridico Pedagogico Penitenziario. Tra le loro opere: “Lluna, Mohammed e la sua scimmia” - Rimini il carcere che nessuno racconta (Il Ponte Vecchio Editore) 2011,“Un Folletto per Amico” fiabe per bambini 2012 che ha avuto una seconda ristampa nel 2014 e "Il Bottone del generale Zucchi" pubblicato da Montefeltro Editore nel 2012.
       Nel 2017 la sua ultima fatica Ghècc scritta assieme ad Amedeo Blasi e Maurizio Matteini.
Silvio Biondi
       Loris Dall’Acqua (44) cuoco presso il bistrot Km0 di Santarcangelo è anch' esso autore di libri, racconti brevi e poesie. Nel 2015 ha ricevuto la menzione d’onore al secondo Concorso nazionale di Poesia Memorial Corrado Gioachino patrocinato dal Comune di Saronno per la poesia “Quando il vento accarezza le spighe” e pubblica il suo primo libro, “Avevo detto che andavo per boschi”  Marco Del Bucchia Editore, un giallo che ruota attorno ad un furto di opere d’arte .
       Nel 2016 viene pubblicata "La Brocca" una poesia contenuta nella raccolta "Incontri" Sensoinverso Edizioni.
       Per entrambi quella di Racconti Romagnoli è la seconda occasione, nel 2016 infatti vennero pubblicati "Fratello Lupo" di Silvio Biondi e "Forse sul prossimo treno" di Loris Dall'Acqua.
Loris Dall'Acqua
        " Si accendono le luci" di Silvio Biondi è ambientato al Museo del Bottone di Santarcangelo. La storia prende inizio quando una sera Giorgio Gallavotti, direttore del museo, sentì degli strani rumori. Dall'anfora dei bottoni anonimi un bottone si fece spazio e risalito a fatica fino all'imboccatura, iniziò a parlare.
Èra il bottone di un paio di mutande. Solo dopo aver raccontato le sue peripezie, narrando di quando era stato al servizio dello Stato pontificio e l'indimenticabile cerimonia dell' alzata dell'obelisco egiziano in piazza San Pietro, il bottone rivelerà il nome eccellente del suo vero padrone.

       “L'orologio era fermo alle 8.35” di Loris Dall’Acqua è la storia di un uomo di città che si reca in un paesello di campagna per affrontare un importante colloquio di lavoro, l'attesa per quell'appuntamento lo rende ansioso, ma vedere la piazza del paese che prende vita riesce a rilassarlo come mai gli era accaduto prima di allora.
       L'antologia si può ordinare a info@historicaweb.com oppure direttamente in libreria. 

domenica 21 maggio 2017

LA LUCCIOLATA A ... SAIANO

        Dopo il successo riscontrato nella lucciolata di venerdì scorso al mulino, si prosegue con la seconda passeggiata in notturna di venerdì 26 alle ore 20.30 a Saiano, con appuntamento al piazzale adiacente al ponte sul Marecchia dal quale ci si sposterà con mezzi propri sino al parcheggio sottostante il Santuario per poi inoltrarsi nelle campagne che le lucciole si divertiranno ad illuminare ad intermittenza con.la loro lucina.
       Durante il percorso saremo allietati da momenti di intrattenimento a cura degli Amici del Mulino Sapignoli e dell' Ottonarrante.
       Si consiglia di indossare scarpe comode e vestiario adeguato alle escursioni campestri e torcia elettrica, per maggiori informazioni: la nostra pagina facebook, il sito www.gliamicidelmulinosapignoli.it  oppure contattando i seguenti numeri
339.4228831 - 333.4914497 - 338.9692218

      Amici del Mulino Sapignoli

domenica 14 maggio 2017

LE LUCCIOLATE Maggio '17




      A Maggio, si comincia a sentire il profumo dell'estate!
      Tra i primi segnali dell'arrivo della bella stagione, oltre alla temperature più calde, la presenza di quelle piccole stelle cadute dal cielo, le lucciole che amano illuminare le nostre campagne, una piccola magia che si ripete all'arrivo di ogni estate e che gli Amici del Mulino Sapignoli hanno voluto valorizzare con le passeggiate culturali in notturna ad alto valore paesaggistico e ambientale.
       Dopo il successo riscontrato nella prima edizione dello scorso anno, tornano "Le lucciolate".
       Si comincia con il primo dei due appuntamenti venerdì 19 alle ore 20.30 al parco del Museo Mulino Sapignoli, da qui poi tutti insieme verso le campagne adiacenti ai laghetti della Fips ove saremo allietati da momenti di intrattenimento fatto di racconti ed altro ancora a cura degli Amici del Mulino e dell' Ottonarrante.
       Si consiglia di indossare scarpe comode e vestiario adeguato alle escursioni campestri e torcia elettrica, per maggiori informazioni: la nostra pagina facebook, il sito www.gliamicidelmulinosapignoli.it  oppure contattando i seguenti numeri
339.4228831 - 333.4914497 - 338.9692218

      Amici del Mulino Sapignoli

martedì 4 aprile 2017

AVEVO DETTO CHE ANDAVO PER BOSCHI

  IL LIBRO
Avevo detto che andavo per Boschi
       "Avevo detto che andavo per boschi" opera prima di Loris Dall'Acqua edito da Marco Del Bucchia.
       Il giallo inizia con il ritrovamento casuale di una lettera che trascinerà il protagonista alla ricerca di un’antica collezione di opere rubate, “andare per boschi” altro non è che la scusa utilizzata con la moglie per giustificare il tanto tempo passato fuori casa alla ricerca di quei quadri e che lo porterà a scoprire anche alcuni delitti che erano stati archiviati come incidenti.
       Scrittura, pittura e musica sono alcuni degli ingredienti della storia che si mescoleranno tra loro siano all'epilogo finale.

IN VENDITA ON LINE O IN LIBRERIA

- Edoarda Mercatino le 7 vite a Santarcangelo 


- The Book Room Santarcangelo

- Fogli & File Novafeltria

- sito ufficiale Marco Del Bucchia Editore http://www.delbucchia.it/libro.php?c=623

- IBS https://www.ibs.it/avevo-detto-che-andavo-per-libro-loris-dall-acqua/e/9788847108103

- Amazon

- Mondadori store http://www.mondadoristore.it/Avevo-detto-che-andavo-boschi-Loris-Dall-Acqua/eai978884710810/?utm_expid=.BmANbClxReCbmwHUzAy4Ug.0&utm_referrer=https%3A%2F%2Fwww.bing.com%2F

- Hoelpi  http://www.hoepli.it/libro/avevo-detto-che-andavo-per-boschi/9788847108103.html

- Libraccio .it http://www.libraccio.it/libro/9788847108103/loris-dall-acqua/avevo-detto-che-andavo-per-boschi.html

- E Bay http://www.ebay.it/itm/AVEVO-DETTO-CHE-ANDAVO-PER-BOSCHI-8847108101-/262898240697?hash=item3d35f4ccb9


L’AUTORE - BIOGRAFIA



Loris Dall’Acqua nato a Santarcangelo di Romagna il 13-11-1972 e residente a Poggio

Torriana (Rimini), dopo il diploma di maturità conseguito nel 1992 presso l’Istituto

Loris Dall'Acqua
Professionale per i servizi Alberghieri e della Ristorazione di Rimini inizia a lavorare nel

settore della ristorazione e del beverage lavorando presso bar, alberghi e ristoranti.

Assieme ad alcuni amici è tra i soci fondatori di un’associazione culturale che si occupa di

valorizzare il museo e la cultura locale attraverso iniziative culturali e visite guidate. Oltre ad

"Avevo detto che andavo per boschi" è autore di alcuni racconti e poesie.


 
 
 
 

venerdì 17 febbraio 2017

CATIA DI MIERI presenta "SAGRADO"

Catia Di Mieri è una pittrice riminese con la passione per l' arte, collezionista di ex voto, ama sperimentare tecniche diverse con assoluta libertà espressiva utilizzando tecniche, oggetti e conoscenze che vogliono portare ad una personale riflessione.

Dopo esseri cimentata in diversi generi pittorici ha inaugurato un genere tutto suo denominato "Sagrado" opere che saranno in esposizione al Zoe Caffè di Riccione per tutto il mese di febbraio.

L.D.A


Sagrado
Sagrado è un progetto completamente artistico che coniuga antico, arte e storia a fronte di una accurata ricerca.
L’idea si sviluppa dalla passione nata molti anni fa per gli ex voto, che ha portato al desiderio di una continua documentazione culturale e ad una costante reperibilità degli oggetti.
Dalla collezione che ne è derivata nasce SAGRADO, che sfociando nell’artistico prevede anche immagini ed altri oggetti collegati con puro estro artistico.
Spesso gli ex voto erano connessi alla sfera della salute e all’ambito corporeo. In molti casi rappresentavano l’organo malato e venivano donati dal fedele alla divinità affinchè questa potesse esaudirne le richieste.
Da qui la connessione con l’anatomia e l’idea di valorizzarli con cornici importanti come già avveniva tra l’800 e il 900.

Questo progetto artistico vuole invitare ad una personale riflessione e a ricordare che la storia e il culto del bello sono tipici della nostra cultura.
Note biografiche
Catia Di Mieri nasce a Rimini il 16 aprile 1976.
L’interesse per l’arte si manifesta verso i 17 anni e cresce dopo la lettura di un libro di Irving Stone Vortici di gloria, sui maggiori esponenti dell’impressionismo francese.
Nutre un forte interesse per la pittrice messicana Frida Khalo, di cui apprezza la poetica e l’intensa vicenda biografica.
E’ una estimatrice dell’Espressionismo e dell’Art Brut.
Appassionata di arte in  tutte le sue sfumature nel 2012 si iscrive al corso di pittura presso il Centro Arti Figurative di Riccione dove acquisisce le tecniche di disegno e pittoriche.
Si definisce autodidatta e senza regole in quanto sperimenta tecniche diverse con assoluta libertà espressiva.
Nel suo lavoro artistico esprime la propria personalità utilizzando tecniche, oggetti e conoscenze che vogliono portare ad una personale riflessione.


domenica 5 febbraio 2017

UNA SERATA CON MIRELLA ZANOTTI


Loris Dall'Acqua con Mirella Zanotti
RICORDO DI UN ANNO FA'
Era il 18 febbraio 2016, un giovedì sera alla Biblioteca Panzini di Bellaria – Igea Marina, era la seconda serata di presentazione di “Avevo detto che andavo per boschi” opera prima di Loris Dall'Acqua edita dall'editore toscano Marco Del Bucchia.
"Il libro è un giallo che ruota attorno ad un furto di opere d’arte, in cui il protagonista racconta in prima persona la sua incredibile avventura iniziata con il ritrovamento casuale di una lettera ,che una volta letta, lo porterà a vivere  un'esperienza che gli cambierà la vita". 

Ospite d’onore della serata la pittrice Mirella Zanotti che attraverso le sue tele, ha permesso di mescolare finzione e realtà.
L’ autore con la complicità della pittrice, avevano infatti "trafugato" alcuni quadri precedentemente esposti al Caffè dei Girasoli di Santarcangelo per ricreare alcune scene raccontate nel libro allo scopo di far rivivere nei presenti le stesse emozioni provate dal protagonista del libro. La serata fu anche l’occasione per parlare con Mirella Zanotti del suo amore per la pittura e ovviamente per ammirare i suoi quadri. Una grande artista, una donna strepitosa della quale porterò sempre nel cuore un ricordo meraviglioso.
Loris Dall'Acqua



Loris Dall'Acqua




Foto di Antonio D'Alessio


domenica 22 gennaio 2017

RITRATTO DI LORIS MORIGI


Loris Dall'Acqua e Loris Morigi
Loris Morigi, pittore cesenate che non perde occasione per far conoscere le proprie opere anche a Santarcangelo, nell'ultimo anno ha esposto le sue tele al Caffè dei Girasoli e ha partecipato a diverse iniziative in piazza o nelle contrade organizzate dalla Santarcangelo dei Pittori.






RITRATTO DI LORIS MORIGI

Loris Morigi detto “Il chirurgo”. Coi suoi pennelli incide le tele con una precisione degna di un vero chirurgo, da dove viene questo soprannome?

  • Fu un collega pittore a darmi quell' appellativo, mi definì così dopo aver visto alcuni miei quadri. E’ una definizione nella quale mi riconosco sia per la cura dei particolari che riesco a rifinire grazie a dei pennelli molto fini simili a dei bisturi, sia per l'approccio con la tela che probabilmente è lo stesso di un chirurgo verso il suo paziente.

Qual è la tecnica che predilige?

  • Senz’altro quella ad olio, sia che si tratti di dipingere su tela che su tavola.

Ci sono pittori del passato dai quali trae ispirazione o segue una sua linea?

  • Il Caravaggio è il pittore che maggiormente apprezzo, mi sono anche cimentato a ritrarre qualche sua opera come il suo meraviglioso "Cesto di frutta" sul quale mi sono impegnato a riprodurre lucentezze e opacità della frutta, seguo comunque una mia linea.

La sua arte è iper-realista, riesce a riprodurre la realtà in maniera veramente minuziosa e precisa, immagino che ogni quadro richieda molto tempo e molta pazienza, quanto tempo dedica alla pittura?

  • Dipende dalle giornate, mediamente direi dalle 5 alle 6 ore al giorno.

E quanto tempo impiega per realizzare un quadro?

  • Dipende dal soggetto ritratto e dalle difficoltà presenti, potrei impiegarci una ventina di giorni ma anche 2 o 3 mesi quando ci sono particolari che necessitano di una cura maggiore.

Nei suoi quadri sono spesso ritratti bicchieri e cristalli ai quali riesce a conferire non solo le trasparenze, ma anche dei riflessi veramente incredibili, sono quelli i soggetti che preferisce dipingere?

  • Sì, ne ho dipinti diversi e probabilmente continuerò a dipingerne altri visto che chi li ha visti mi incentiva a proseguire su questa strada.

Come fa ad immortalare in maniera così fedele i particolari?

  • Con l’impiego di pennelli molto fini che permettono di lavorare con precisione ma serve anche molta concentrazione e tanta pazienza.

Le lampade che lei ritrae sembrano realmente accese mentre i centrini all’uncinetto non sembrano nemmeno dipinti bensì appoggiati sul quadro, solo un gioco di prospettive?

  • Un gioco di luci ed ombre che dosate nella giusta maniera danno una certa tridimensionalità al quadro.

Oltre ad aver dipinto diversi angoli di casa, si è dilettato anche nel ritrarre alcuni animali ai quali è riuscito a dare una forte espressività, è corretto dire che lei stia portando avanti due generi diversi?

  • In effetti sono due generi molto diversi tra loro e che richiedono anche un impegno differente. Iniziai a ritrarre gli animali dipingendo "Libertà" un cavallo nero al galoppo sulla battigia, dal successo riscontrato per quel quadro la scelta di dipingere anche altri animali. L’alternanza di soggetti mi permette anche di variare e di ricercare nuovi stimoli.

Ultimamente si sta dedicando anche a dipingere le mani che spesso mette in primo piano, una sfida con te stesso?

  • Le sfide mi entusiasmano, una volta un intenditore mi disse che un bravo pittore si riconosce da come dipinge le mani, da quella volta mi dedicai anche a quelle. Più che dimostrarlo agli altri il desiderio di dimostrare a me stesso se ne ero capace.

Lei ha partecipato  a molte mostre ed anche a qualche concorso, a Frontino si è anche aggiudicato il podio.

  • La prima volta che partecipai al concorso di Frontino arrivai secondo, in quell’ occasione dipinsi il chiostro del convento di frati,  mentre la seconda volta che partecipai dipinsi uno scorcio di Frontino visto attraverso lo squarcio di una tela.

Qual è il quadro che più la rappresenta e quale quello a cui è più legato?

  • Se devo indicarne uno in particolare direi “Luci e cristalli” nel quale ho ritratto diversi bicchieri e caraffe e nel quale anche la tovaglietta richiedeva un certo impegno. Non saprei invece sceglierne uno a cui io sia più legato, li sento tutti come fossero figli e quindi li considero tutti uguali.

Quale invece quello che deve ancora dipingere?

  • Probabilmente devo ancora scoprirlo. Sono alla ricerca continua di nuovi stimoli, mi attrae tutto ciò che rappresenta una sfida, mettersi in gioco realizzando qualcosa che magari si ritiene irrealizzabile aiuta a migliorarsi.

Attenderemo con piacere i suoi nuovi lavori certi del fatto che riuscirà sicuramente a stupirci.

Loris Dall’Acqua

 
Immagini su http://loris-1938.wix.com/loris-morigi 
 
 
 
Stallone di Loris Morigi
Angolo romantico di Loris Morigi


RITRATTO DI LUCIANO MICHI

RITRATTO DI LUCIANO MICHI
 
Capolinea di Luciano Michi
 
Respiro di Luciano Michi


Dove nasce e soprattutto come nasce il suo amore per la pittura?

La mia passione per il disegno e la pittura ha avuto inizio già nel periodo scolastico, passione che non ho potuto coltivare per motivi lavorativi, solo nel 2000 ho ripreso a disegnare e  dipingere frequentando diversi laboratori d’arte di Rimini e San Marino

 

S’ispira a qualche grande pittore del passato o si lascia trasportare dal suo stato d’animo dando spazio alla fantasia del momento?

Non mi ispiro ad un pittore in particolare,  prediligo però la pittura degli impressionisti.

Nelle sue tele spesso dipinge paesaggi urbani in cui sono riconoscibili scorci di città conosciute come Rimini, Roma, San Marino, ma anche altre città di cui non ha dipinto monumenti, ma angoli o viali più inusuali, sono luoghi a cui lei è legato?

Sono luoghi che ho visitato e a cui sono legato per motivi diversi San Marino per esempio è dove sono nato e vivo, le altre città sono luoghi che ho frequentato  per motivi diversi. I viali ed i palazzi che mi hanno colpito hanno poi ispirato le mie tele. 

In quadri come “Marina” e “Fermo pesca” ha ritratto il molo di Rimini, oltre alla bellezza del luogo anche l’ amore per il mare? 

Sì,ho sempre amato il mare fin da bambino, ho avuto anche un attività a Rimini legata al mare e  oggi è un elemento che ritorna spesso nelle mie tele.    



Sono questi i soggetti che preferisce ritrarre?

Si sono quelli che preferisco e per i quali mi entusiasmo maggiormente mentre li dipingo,  mi piace comunque spaziare in tutto il  genere figurativo.

Quando dipinge treni, auto, moto come riesce a conferirgli quel senso di velocità?

Dando pennellate veloci seguendo una linea di prospettiva senza soffermarmi  e preoccuparmi di far risaltare la perfezione dei soggetti.

Alcune sue opere trasmettono frenesia, altre invece silenzio e meditazione, è il suo stato d’animo che parla?

Sono le sensazioni, gli stati d’animo che mi  hanno trasmesso   i luoghi stessi  nel momento in cui li ho visitati o frequentati   e che poi  di conseguenza vado a  riportare sulla tela quando dipingo.  

Come definisce il suo stile?

Figurativo dove la rappresentazione dei soggetti a volte sono fedeli e accurate, e a volte distorte.

Dipinge solo ad olio o adopera anche altre tecniche?

Mi piace spaziare tra le varie tecniche olio, acrilico, matite, tecniche miste.

Ho visto anche dei suoi quadri realizzati sulla rete, come le è venuta questa idea e quali difficoltà comporta rispetto alla pittura più convenzionale?

L’idea della tecnica su rete mi è venuta  guardando dei muratori che stavano ristrutturando una casa ed utilizzavano questa rete.  Ho provato quindi ad usarla per le mie opere,  la difficoltà che ho riscontrato è quella di far combinare il soggetto che ritraggo tra il livello superiore della rete e quello inferiore della tela.  

Luciano Michi ha già trovato una sua dimensione o è ancora nella fase di ricerca e sperimentazione?

Nell’arte non si e’ mai arrivati bisogna sempre ricercare nuove soluzioni e nuove tecniche che nel mio caso sono di stimolo per continuare.

 

Ha diversi amici che come lei amano dipingere, c’è qualcosa che “ruberebbe” ai suoi colleghi pittori?

Faccio parte di due associazioni di pittori con i quali ho un confronto positivo che mi permette di trovare sempre qualcosa da imparare.

Qual è il quadro che maggiormente rappresenta Luciano Michi e quale quello a cui lei è più affezionato? 

Il quadro che mi rappresenta maggiormente è quello che devo ancora devo fare perché sono in continua evoluzione. Mentre quello a cui tengo di più  è quello che raffigura i portici nel centro storico dell’Aquila con l’orologio fermo alle 3.32 l’ora in cui si è verificato il terremoto del 6 Aprile 2009 che  ha coinvolto  fortunatamente in maniera lieve anche alcuni miei parenti, avvenimento che mi ha molto turbato e con questo quadro ho fatto in modo che ciò non venga dimenticato.

E sicuramente nella pittura contemporanea lascerà un segno anche Luciano Michi.

Loris Dall’Acqua