Sì,ho sempre amato il mare fin da bambino, ho avuto anche un attività a Rimini legata al mare e oggi è un elemento che ritorna spesso nelle mie tele.
Sono questi i soggetti che preferisce ritrarre?
Si sono quelli che preferisco e per i quali mi entusiasmo maggiormente mentre li dipingo, mi piace comunque spaziare in tutto il genere figurativo.
Quando dipinge treni, auto, moto come riesce a conferirgli quel senso di velocità?
Dando pennellate veloci seguendo una linea di prospettiva senza soffermarmi e preoccuparmi di far risaltare la perfezione dei soggetti.
Alcune sue opere trasmettono frenesia, altre invece silenzio e meditazione, è il suo stato d’animo che parla?
Sono le sensazioni, gli stati d’animo che mi hanno trasmesso i luoghi stessi nel momento in cui li ho visitati o frequentati e che poi di conseguenza vado a riportare sulla tela quando dipingo.
Come definisce il suo stile?
Figurativo dove la rappresentazione dei soggetti a volte sono fedeli e accurate, e a volte distorte.
Dipinge solo ad olio o adopera anche altre tecniche?
Mi piace spaziare tra le varie tecniche olio, acrilico, matite, tecniche miste.
Ho visto anche dei suoi quadri realizzati sulla rete, come le è venuta questa idea e quali difficoltà comporta rispetto alla pittura più convenzionale?
L’idea della tecnica su rete mi è venuta guardando dei muratori che stavano ristrutturando una casa ed utilizzavano questa rete. Ho provato quindi ad usarla per le mie opere, la difficoltà che ho riscontrato è quella di far combinare il soggetto che ritraggo tra il livello superiore della rete e quello inferiore della tela.
Luciano Michi ha già trovato una sua dimensione o è ancora nella fase di ricerca e sperimentazione?
Nell’arte non si e’ mai arrivati bisogna sempre ricercare nuove soluzioni e nuove tecniche che nel mio caso sono di stimolo per continuare.
Ha diversi amici che come lei amano dipingere, c’è qualcosa che “ruberebbe” ai suoi colleghi pittori?
Faccio parte di due associazioni di pittori con i quali ho un confronto positivo che mi permette di trovare sempre qualcosa da imparare.
Qual è il quadro che maggiormente rappresenta Luciano Michi e quale quello a cui lei è più affezionato?
Il quadro che mi rappresenta maggiormente è quello che devo ancora devo fare perché sono in continua evoluzione. Mentre quello a cui tengo di più è quello che raffigura i portici nel centro storico dell’Aquila con l’orologio fermo alle 3.32 l’ora in cui si è verificato il terremoto del 6 Aprile 2009 che ha coinvolto fortunatamente in maniera lieve anche alcuni miei parenti, avvenimento che mi ha molto turbato e con questo quadro ho fatto in modo che ciò non venga dimenticato.
E sicuramente nella pittura contemporanea lascerà un segno anche Luciano Michi.
Loris Dall’Acqua