martedì 23 ottobre 2012

I MACINELLI

Un macinello domestico a tazza.
I soldati romani l'avevano in dotazione per le campagne di guerra. La foto rappresenta la parte sottostante, manca la parte superiore che consiste in una ruota della stessa pietra che si appoggia di misura nell'incavo della tazza. Su un lato della ruota superiore c'è infilato un manico di legno che serve come impugnatura per permettere di girare la macina . Il grano viene versato in un foro che si trova al centro superiore del macinello. La farina macinata fuoriesce dal foro sulla base della tazza (vedi foto).
Nei mercatini delle cose vecchie si trovano ancora dei macinelli domestici in pietra come quello rappresentato, al costo di 300/400 euro se messi bene. (Mi dicono provengano dalla Russia, gli originali italiani sono introvabili.)
Quello lo strumento di come si macinava prima dell'avvento del mulino idraulico, i macinelli nacquero dopo la macina a sella tradizionale; il modo più arcaico che si conosca di macinazione dei cereali.

Al castello di Verucchio ne sono esposti due esemplari molto belli. Al Museo Mulino Sapignoli purtroppo non c'è in esposizione, ma in compenso sentirete raccontare l'antica arte della macinatura e potrete visitare la sala macine in cui sono conservati due impianti molitori,inoltre al piano superiore del Mulino dove una volta c'era l'abitazione del mugnaio, troverete la Biblioteca Beato Pio Campidelli specializzata nella sezione viaggi e mulini.

L.d.a   &    S.b

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