domenica 22 gennaio 2017

RITRATTO DI LORIS MORIGI


Loris Dall'Acqua e Loris Morigi
Loris Morigi, pittore cesenate che non perde occasione per far conoscere le proprie opere anche a Santarcangelo, nell'ultimo anno ha esposto le sue tele al Caffè dei Girasoli e ha partecipato a diverse iniziative in piazza o nelle contrade organizzate dalla Santarcangelo dei Pittori.






RITRATTO DI LORIS MORIGI

Loris Morigi detto “Il chirurgo”. Coi suoi pennelli incide le tele con una precisione degna di un vero chirurgo, da dove viene questo soprannome?

  • Fu un collega pittore a darmi quell' appellativo, mi definì così dopo aver visto alcuni miei quadri. E’ una definizione nella quale mi riconosco sia per la cura dei particolari che riesco a rifinire grazie a dei pennelli molto fini simili a dei bisturi, sia per l'approccio con la tela che probabilmente è lo stesso di un chirurgo verso il suo paziente.

Qual è la tecnica che predilige?

  • Senz’altro quella ad olio, sia che si tratti di dipingere su tela che su tavola.

Ci sono pittori del passato dai quali trae ispirazione o segue una sua linea?

  • Il Caravaggio è il pittore che maggiormente apprezzo, mi sono anche cimentato a ritrarre qualche sua opera come il suo meraviglioso "Cesto di frutta" sul quale mi sono impegnato a riprodurre lucentezze e opacità della frutta, seguo comunque una mia linea.

La sua arte è iper-realista, riesce a riprodurre la realtà in maniera veramente minuziosa e precisa, immagino che ogni quadro richieda molto tempo e molta pazienza, quanto tempo dedica alla pittura?

  • Dipende dalle giornate, mediamente direi dalle 5 alle 6 ore al giorno.

E quanto tempo impiega per realizzare un quadro?

  • Dipende dal soggetto ritratto e dalle difficoltà presenti, potrei impiegarci una ventina di giorni ma anche 2 o 3 mesi quando ci sono particolari che necessitano di una cura maggiore.

Nei suoi quadri sono spesso ritratti bicchieri e cristalli ai quali riesce a conferire non solo le trasparenze, ma anche dei riflessi veramente incredibili, sono quelli i soggetti che preferisce dipingere?

  • Sì, ne ho dipinti diversi e probabilmente continuerò a dipingerne altri visto che chi li ha visti mi incentiva a proseguire su questa strada.

Come fa ad immortalare in maniera così fedele i particolari?

  • Con l’impiego di pennelli molto fini che permettono di lavorare con precisione ma serve anche molta concentrazione e tanta pazienza.

Le lampade che lei ritrae sembrano realmente accese mentre i centrini all’uncinetto non sembrano nemmeno dipinti bensì appoggiati sul quadro, solo un gioco di prospettive?

  • Un gioco di luci ed ombre che dosate nella giusta maniera danno una certa tridimensionalità al quadro.

Oltre ad aver dipinto diversi angoli di casa, si è dilettato anche nel ritrarre alcuni animali ai quali è riuscito a dare una forte espressività, è corretto dire che lei stia portando avanti due generi diversi?

  • In effetti sono due generi molto diversi tra loro e che richiedono anche un impegno differente. Iniziai a ritrarre gli animali dipingendo "Libertà" un cavallo nero al galoppo sulla battigia, dal successo riscontrato per quel quadro la scelta di dipingere anche altri animali. L’alternanza di soggetti mi permette anche di variare e di ricercare nuovi stimoli.

Ultimamente si sta dedicando anche a dipingere le mani che spesso mette in primo piano, una sfida con te stesso?

  • Le sfide mi entusiasmano, una volta un intenditore mi disse che un bravo pittore si riconosce da come dipinge le mani, da quella volta mi dedicai anche a quelle. Più che dimostrarlo agli altri il desiderio di dimostrare a me stesso se ne ero capace.

Lei ha partecipato  a molte mostre ed anche a qualche concorso, a Frontino si è anche aggiudicato il podio.

  • La prima volta che partecipai al concorso di Frontino arrivai secondo, in quell’ occasione dipinsi il chiostro del convento di frati,  mentre la seconda volta che partecipai dipinsi uno scorcio di Frontino visto attraverso lo squarcio di una tela.

Qual è il quadro che più la rappresenta e quale quello a cui è più legato?

  • Se devo indicarne uno in particolare direi “Luci e cristalli” nel quale ho ritratto diversi bicchieri e caraffe e nel quale anche la tovaglietta richiedeva un certo impegno. Non saprei invece sceglierne uno a cui io sia più legato, li sento tutti come fossero figli e quindi li considero tutti uguali.

Quale invece quello che deve ancora dipingere?

  • Probabilmente devo ancora scoprirlo. Sono alla ricerca continua di nuovi stimoli, mi attrae tutto ciò che rappresenta una sfida, mettersi in gioco realizzando qualcosa che magari si ritiene irrealizzabile aiuta a migliorarsi.

Attenderemo con piacere i suoi nuovi lavori certi del fatto che riuscirà sicuramente a stupirci.

Loris Dall’Acqua

 
Immagini su http://loris-1938.wix.com/loris-morigi 
 
 
 
Stallone di Loris Morigi
Angolo romantico di Loris Morigi


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